Emergenza Emilia Romagna: 17 maggio – 10 giugno 2023

Data:
22 Giugno 2023

Nella notte tra il 16 e il 17 maggio 2023 l’Emilia Romagna vive una tra le più violente e disastrose alluvioni degli ultimi decenni.

I territori delle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna, già interessati all’inizio del mese da un fenomeno simile ma di minore entità, vengono ricoperti dall’acqua e dal fango. Esonda oltre una ventina di corsi d’acqua, provocando frane e distruggendo più di quaranta Comuni. Una settimana dopo, il Consiglio dei Ministri estende lo stato di emergenza per maltempo, dichiarato il 4 maggio, a quasi tutta la Regione; le uniche escluse saranno le province di Parma e Piacenza.

Intanto la Protezione Civile delle altre Regioni italiane, in allerta sin dai primi eventi, muovono verso i territori alluvionati. Saranno undici in tutto, tra loro anche Regione Lombardia, ma la disponibilità ad intervenire arriva dall’intero Paese.

 

I primi soccorsi da CCV-MI

 

I soccorsi da CCV-MI giungono nelle prime ore del mattino del 17 maggio a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna.

Le prime a intervenire sono le squadre SRT (Swiftwater and Flood Rescue Technician) specializzate in Soccorso alluvionale fluviale in emergenza. Saranno loro, in collaborazione con i Vigili del fuoco e le altre squadre di soccorso, a prestare assistenza e a mettere in salvo le persone rimaste bloccate dall’alluvione ai piani alti delle proprie abitazioni.

Da allora prenderanno il via per gli ETS di CCV-MI e della Lombardia altre cinque missioni che vedranno alternarsi in Emilia Romagna un totale di oltre mille Volontari lombardi.

 

Partono le Colonne Mobili Provinciali di Regione Lombardia

 

Mentre proseguono le attività di soccorso ed evacuazione dalle località a rischio, CCV-MI esegue la ricognizione per individuare le attrezzature e le squadre da inviare sul posto.

Il 21 maggio partono le Colonne Mobili Provinciali (CMP) di Regione Lombardia.

I Volontari di CCV-MI vengono destinati a tre Comuni nel ravennate: Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno e Bagnacavallo, dove sarà collocata anche la Colonna Mobile Regionale (CMR).

Nei territori a loro assegnati i Volontari giungono con l’attrezzatura e i mezzi necessari per fronteggiare l’emergenza: macchine movimento terra, motopompe da svuotamento e moduli AIB (antincendio boschivo) da utilizzare per il lavaggio delle strade e la pulitura dei tombini per ripristinare lo scarico della rete, oltre a bracci meccanici dotati di ragno e camion per il trasporto di materiale. Sarà questa la dotazione per l’intera emergenza a cui si aggiungeranno anche due motopompe ad alta capacità di pompaggio (HCP), alle quali spetterà il compito di svuotare i campi completamente sommersi dall’acqua.

Inizia così un lungo e impegnativo lavoro di rimozione, dalle strade dei Comuni alluvionati, non solo del fango che ha ricoperto ogni cosa, ma anche di detriti trasportati dalla corrente dell’acqua e di mobili, elettrodomestici, oggetti che, dalle case disastrate dalla forza dell’alluvione, sono riversati in strada perché ormai irrecuperabili. Cataste di materiale infangato che devono essere prelevate e convogliate in discariche e punti di raccolta.

 

Cinque missioni e l’alternanza dei Volontari lombardi

 

Nel proseguo dell’emergenza continua costate anche l’alternanza dei Volontari di CCV-MI: rientri e partenze con nuove squadre per sostituire quelle presenti in loco e dare continuità alle operazioni. In una delle missioni a CCV-MI spetta anche il compito di gestire la segreteria per gli ETS delle province di Milano, Bergamo, Monza Brianza e Pavia. Nelle medesima missione è presente anche Città Metropolitana di Milano (CMM) con il Funzionario di turno.

Oltre all’intervento di primo soccorso, le cinque missioni della Lombardia, in definitiva, hanno portato nei territori alluvionati Volontari da tutte le province della Regione.

A loro, come a tutti i Volontari che hanno aiutato l’Emilia Romagna in difficoltà, il 10 giugno, dopo venticinque giorni dall’apertura dell’emergenza, il sindaco di Sant’Agata sul Santerno Enea Emiliani, durante la cerimonia di saluto, porge il ringraziamento proprio e della sua comunità. «Siete giunti con le vostre divise, con la vostra professionalità; ci avete stretto a voi, e ci avete accompagnati per questi 25 giorni di distanza da quel terribile evento. In un lasso di tempo così breve, avete compiuto un lavoro eccezionale» dichiara. «Il vostro impegno è stato fondamentale per la stabilità della nostra comunità. Avete fatto un lavoro immenso. Grazie Lombardia».

Parole di gratitudine e riconoscenza che danno il senso a quanto fatto in Emilia Romagna da tutti i Volontari di Protezione Civile.

 

Di seguito una galleria con le immagini salienti di questa Emergenza.

Emergenza Emilia Romagna 2023

Ultimo aggiornamento

29 Giugno 2023, 07:45