Un giovane di CCV-MI a Bruxelles – intervista a Luca Malanchini
Data:
14 Giugno 2024
“Young Civil Protection Professionals” (YCPP), l’evento che riunisce i giovani di Protezione Civile da tutta Europa, si è tenuto a Bruxelles il 4 e 5 giugno 2024. Un’occasione unica di confronto che, quest’anno, si è svolta in concomitanza con l’ottava edizione dello European Civil Protection Forum.
A rappresentare l’Italia, un Volontario di CCV-MI, Luca Malanchini, del gruppo comunale di Buccinasco, selezionato direttamente dal Dipartimento di Protezione Civile.
Lo abbiamo intervistato per farci raccontare come ha vissuto questa esperienza e cosa porta con sé nel ritorno a casa.
Il gruppo YCPP è un’occasione unica che riunisce e mette a confronto i giovani di Protezione Civile di diversi Paesi europei. Quest’anno si è tenuta in concomitanza con il Forum Europeo di Protezione Civile. Per voi ragazzi, un’esperienza in più. Quali sono state le tue impressioni?
«Fantastiche. Sono stati due giorni molto intensi, l’evento raccoglie professionisti ed esperti da tutto il mondo, non solo dall’Europa. È stato possibile visionare panel e stand su una grandissima varietà di progetti, organizzazioni e attività, sia a livello europeo sia nazionale; oltre a partecipare a tutta una serie di workshop e sessioni di discussioni in cui i partecipanti si sono potuti confrontare e lavorare su varie tematiche: dalla comunicazione alla pianificazione, dall’inclusività alla gestione operativa delle emergenze e delle attività di prevenzione».
Qual è stato, a tuo parere, il focus su cui ci si è concentrati e occorre lavorare?
«Uno dei punti centrali dell’intero evento è stato sicuramente il tema della cooperazione tra i vari Stati attraverso il Meccanismo Unionale di Protezione Civile – che coordina la risposta europea alle catastrofi naturali e antropiche (ndr) – e di come affrontare le sfide future che il cambiamento climatico e le catastrofi umanitarie ci stanno presentando».
In ambito internazionale, come si posiziona il nostro Paese?
«L’Italia si conferma una realtà centrale nel panorama europeo. È stata insignita della medaglia del Meccanismo Unionale di Protezione Civile, per la missione di soccorso effettuata nel 2023 in Libia in risposta alle alluvioni causate dal passaggio del ciclone Daniel e, insieme a Germania e Norvegia, per la missione di evacuazione medica durante la crisi umanitaria in Ucraina. Penso che il premio confermi come l’Italia sia un modello da questo punto di vista e ritengo che la cooperazione con le altre realtà europee non possa che portare ulteriori benefici. Non solo, durante un workshop sulla comunicazione a cui ho partecipato, il progetto “Io Non Rischio”, che il Dipartimento porta avanti ormai da alcuni anni e che vede il coinvolgimento di moltissimi Volontari in tutta Italia, è stato citato come uno degli esempi di strumento comunicativo essenziale per la prevenzione dei disastri».
Per quanto riguarda nello specifico il YCPP, come è stata la tua esperienza?
«Mi sento di ringraziare il Young Civil Protection Professionals Event, che mi ha permesso di partecipare al forum e di conoscere molti altri ragazzi e ragazze provenienti da moltissimi Paesi europei, creando relazioni e connessioni per il futuro. Sono convinto che queste iniziative siano la base della cooperazione e integrazione europea e il vero obiettivo, non solo della Protezione Civile europea, ma proprio dell’Unione Europea stessa».
Ultimo aggiornamento
14 Giugno 2024, 18:29