Data:
10 Ottobre 2023

Storie di ETS: GCVPC Cambiago

 

In questi mesi abbiamo chiesto ai Volontari degli ETS di CCV Milano di raccontare se stessi e la propria scelta di fare parte di Protezione Civile. L’esperienza che ognuno di loro si è costruito e continuerà a maturare negli anni si lega, però, a quella dei gruppi e delle associazioni a cui appartengono.

Ora vogliamo conoscere più da vicino proprio loro, i nostri ETS, farci raccontare la loro storia, capire quale sia la loro evoluzione e, soprattutto, quali i progetti che hanno in serbo per il futuro. Abbiamo iniziato questo nuovo viaggio sul territorio con il Gruppo comunale di Volontariato di Protezione Civile di Cambiago.

 

GCVPC Cambiago: vent’anni di esperienza

 

Fondato nel 2003, lo scorso 16 settembre il GCVPC Cambiago ha festeggiato il ventesimo anniversario. Una storia lunga e ricca di cambiamenti che deve tutto alle persone che, negli anni, hanno contribuito a scriverla. Donne e uomini che hanno costruito il gruppo «percorrendo un breve o lungo tratto di strada insieme» ricorda il Coordinatore Ivano Cagliani.

Da quel settembre di inizio millennio il gruppo ha vissuto tutte le fasi di sviluppo che hanno caratterizzato il Volontariato di Protezione Civile e che l’hanno profondamente modificato e fatto crescere. Molto è cambiato negli ultimi anni anche per i vari ETS. «Con la recente pandemia» racconta in proposito Cagliani «abbiamo vissuto, al nostro interno, un ricambio generazionale che ha contribuito a dare ulteriore impulso a quelli che sono da sempre i nostri punti di forza. L’arrivo delle nuove leve ha dato ancor più vigore al desiderio di crescere e imparare che, insieme alla voglia di impegnarsi per essere organizzati e pronti durante le emergenze, ci caratterizza».

 

Protezione Civile: attrarre i giovani

 

Ed è proprio alle giovani leve che guarda l’ETS di Cambiago in vista degli anni a venire. «La domanda che dobbiamo porci» aggiunge il coordinatore «è come poter intercettare i movimenti giovanili che sono spinti dalla voglia di intervenire nella società, aiutando gli altri, e da un’altrettanto forte solidarietà civile. Lo abbiamo visto con gli angeli del fango che, nati durante l’alluvione di Firenze, abbiamo ritrovato nella recente emergenza dell’Emilia Romagna. Dobbiamo capire come possiamo canalizzare e organizzare tutto questo» sottolinea.

La ricetta potrebbe essere scritta tra le righe della storia del gruppo. In questi vent’anni di attività l’ETS di Cambiago si è sviluppato poggiando la propria evoluzione su tre principi: «imparare, fare e sentirsi parte di un gruppo» che si traducono, nella pratica, in «formazione, esercitazioni, interventi operativi e team building. Questi sono i cardini della nostra organizzazione e, nel contempo, l’essenza in grado di dare sfogo al bisogno di fare ed essere utili alla società che muove i giovani».

 

Le chiavi del futuro: competenze, attrezzature, sistema

 

Una forte motivazione e un’adeguata formazione, che permette ai Volontari di diventare e rimanere attivi sul territorio, rappresentano le condizioni indispensabili per l’operatività di qualunque ETS di Protezione Civile. Da sole, però, non possono essere sufficienti se non ci si struttura adeguatamente. Le aspirazioni e i progetti che il GCVPC Cambiago intende attuare rientrano proprio in questo ordine di idee. «Il nostro obiettivo per il futuro è di essere sempre più attrattivi anche nei confronti di CCV-MI e di Città metropolitana di Milano» prosegue il coordinatore «attraverso sì le competenze, ma anche le attrezzature che già ora possiamo e che potremo, anche in futuro, mettere in campo. Tutto questo con una visione più ampia e nell’ottica di un gruppo che non può più essere solo “locale”, ma deve essere inserito in un sistema territoriale allargato».

La riflessione di Cagliani non si limita ai confini del proprio vissuto, ma abbraccia in senso ben più ampio tutta Protezione Civile. «Gli Stati generali del Volontariato, che si sono tenuti a Roma nel 2022, hanno tracciato una serie di linee guida sul futuro del Volontariato organizzato di Protezione Civile, in cui si ribadisce il concetto dell’importanza di fare sistema. Un gruppo singolo arroccato nel proprio territorio credo che difficilmente potrà sopravvivere. In questa prospettiva» conclude «ritengo che l’organizzazione e il coordinamento che CCV-MI continuerà a mettere a disposizione degli ETS si confermerà fondamentale anche come interfaccia tra i vari enti, per poter governare un sistema sempre più organizzato e articolato».

Ultimo aggiornamento

10 Ottobre 2023, 12:30